La carenza marziale, definita come valori di ferritina sierica <100ng/mL o 100 – 299ng/ mL unitamente a saturazione della transferrina (TSAT) <20%, interessa fino al 50% dei pazienti affetti da scompenso cardiaco, risultando associata ad un peggioramento dello stato funzionale, dei sintomi e degli outcomes cardiovascolari indipendentemente dalla presenza di anemia1.
Sebbene il trattamento con ferro ev nei pazienti con scompenso cardiaco a funzione sistolica ridotta sia ampiamente accettato, impattando positivamente su capacità funzionale, sintomi e outcomes clinici, gli ultimi trial pubblicati (AFFIRM-AHF, IRONMAN e HEART-FID) non sono riusciti a dimostrare un beneficio significativo sugli endpoint primari.
Nel corso dell’ultimo congresso dell’ACC 2025 sono stati presentati i risultati del trial FAIR-HF2 (Intravenous Iron in Patients with Systolic Heart Failure and Iron Deficiency to Improve Morbidity and Mortality) che ha valutato gli effetti di una supplementazione con ferro ev più intensiva nei pazienti con scompenso cardiaco e carenza marziale2.
Il FAIR-HF2 è un trial clinico randomizzato, prospettico e multicentrico, che ha arruolato 1105 pazienti con scompenso cardiaco cronico a frazione d’eiezione ≤ 45% da almeno 3 mesi ed evidenza di carenza marziale, randomizzati 1:1 a trattamento con carbossimaltosio ferrico ev vs placebo, in aggiunta alla terapia medica. Al momento dello screening risultavano arruolabili: pazienti ristabilizzati dopo un ricovero ed idonei alla dimissione ospedaliera entro 24 ore; pazienti stabili e ambulatoriali con un ricovero ospedaliero per scompenso cardiaco nei 12 mesi precedenti; pazienti stabili e ambulatoriali con livelli elevati di peptide natriuretico.
Nel trattamento era prevista una fase di reintegrazione in cui veniva somministrato carbossimaltosio ferrico ev fino a una dose massima di 2000 mg durante le prime 2 visite al tempo 0 e alla settimana 4, ed una fase di mantenimento durante la quale venivano somministrate dosi di mantenimento fisse di 500 mg ogni 4 mesi, a meno che la concentrazione di emoglobina non superasse i 16 g/dL o il livello di ferritina sierica non superasse gli 800 ng/mL.
Dopo un follow-up mediano di 16,6 mesi, i risultati hanno mostrato nel gruppo trattato rispetto al gruppo placebo una riduzione non significativa in ciascuno dei tre outcome primari:
- un rischio inferiore del 21% del tempo alla morte cardiovascolare o al primo ricovero per scompenso cardiaco
- una riduzione del 20% dei ricoveri totali per scompenso cardiaco
- una riduzione del 21% del tempo alla morte cardiovascolare o al primo ricovero per scompenso cardiaco nei pazienti con TSAT <20%.
Le maggiori differenze sono state osservate durante il primo e il secondo anno di trattamento: ciò potrebbe essere dovuto alla dose iniziale più elevata di supplementazione di ferro.
Per quanto riguarda gli outcomes secondari, i pazienti nel gruppo carbossimaltosio ferrico hanno riportato un aumento significativo della qualità della vita, accompagnato da un profilo di sicurezza conservato (tasso di eventi avversi gravi nel gruppo di trattamento vs placebo, 48,2% vs. 49,9%; p=0,61).
I dati di una metanalisi3 comprendente oltre 7.000 pazienti di vari trial (FAIR-HF, CONFIRM-HF, AFFIRM-AHF, IRONMAN, HEART-FID e FAIR-HF2) pubblicata in contemporanea al FAIR-HF2, mostrano che la terapia con ferro per via endovenosa riduce significativamente il rischio di ricoveri ricorrenti dovuti a scompenso cardiaco e morte cardiovascolare, in particolare durante il primo anno di trattamento. Il FAIR-HF2 contribuisce pertanto ad ampliare il corpo di evidenze esistenti ed aiuta a rispondere a domande precedentemente irrisolte quali la tempistica e il dosaggio ottimali della terapia marziale.
Riferimento:
- von Haehling S, Ebner N, Evertz R, Ponikowski P, Anker SD. Iron deficiency inheart failure: An overview. JACC Heart Fail 2019;7:36–46
- Anker SD, Friede T, Butler J, et al. Intravenous Ferric Carboxymaltose in Heart Failure With Iron Deficiency: The FAIR-HF2 DZHK05 Randomized Clinical Trial. JAMA. Published online March 30, 2025. doi:10.1001/jama.2025.3833
- Anker, S.D., Karakas, M., Mentz, R.J. et al. Systematic review and meta-analysis of intravenous iron therapy for patients with heart failure and iron deficiency. Nat Med (2025). https://doi.org/10.1038/s41591-025-03671-1